Con l’arrivo della primavera, il mondo vegetale si risveglia e porta con sé una miriade di sapori e aromi unici. Tra questi, il rabarbaro emerge come una stella brillante con le sue tonalità vivaci e il caratteristico sapore acidulo. E cosa c’è di più sublime del rabarbaro come ingrediente per il nostro amaro preferito? Esploriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sulla sua raccolta e sulle sue potenzialità nel mondo dei liquori.
Il rabarbaro, originario dell’Asia centrale, è un vegetale dalla storia antica, utilizzato sia in cucina che nella produzione di distillati. Con foglie grandi e cuoriformi e steli carnosi, il rabarbaro è noto per il suo gusto deciso e la sua versatilità unica, perfetta per infondere l’amaro Sublime con un tocco di freschezza primaverile.
La stagione di raccolta del rabarbaro inizia generalmente in primavera, quando le temperature si riscaldano e la pianta comincia a crescere vigorosamente. Solitamente, la raccolta avviene da aprile a giugno nelle regioni temperate, ma può variare leggermente in base al clima locale.
Quando si raccoglie questa pianta, è importante farlo con cura per garantire una buona produzione durante tutta la stagione. Ecco alcuni consigli utili:
- Seleziona steli sani e robusti, evitando quelli troppo sottili o legnosi.
- Afferra il gambo alla base e tiralo delicatamente verso l’esterno, facendo attenzione a non danneggiare la pianta madre.
- Utilizza un coltello affilato per tagliare i gambi vicino alla base della pianta.
Ma attenzione: quando si lavora con questa pianta, è importante tenere presente che solo i gambi sono commestibili. Le foglie, infatti, sono tossiche e non devono essere consumate in alcun modo. Assicuratevi sempre di eliminare completamente le foglie prima di utilizzare i gambi in cucina.
Tra le sette erbe aromatiche che caratterizzano l’Amaro Sublime, il rabarbaro svolge un ruolo cruciale.
Ricco di fibre, vitamina K, calcio e antiossidanti come l’acido gallico e i tannini, questa pianta offre benefici per la salute come la riduzione dell’infiammazione e il supporto alla salute ossea.
La sua versatilità lo rende un ingrediente ideale per arricchire il profilo gustativo dell’amaro, contribuendo a bilanciare dolcezza e complessità e aggiungendo una nota distintiva e fresca.